lunedì 27 febbraio 2012

Educazione Siberiana - Nicolai Lilin

Il primo libro di Lilin ci offre la panoramica della sua Educazione Siberiana.
Si entra letteralmente - e non - in un'altra realtà, che seppur non sia distante troppo distante né in termini di tempo, né in termini di spazio, stupisce. Attraverso le vicende vissute e raccontate da "Kolima", ci inoltreremo nelle "leggi criminali", vedremo in cosa consistono e come vengono applicate. A ciò risultano inevitabilmente collegate tutte le tradizioni e i comportamenti adottati dai diversi personaggi: un'ingranaggio di contraddizioni in perfetta armonia. Alcuni eventi potranno sembrare assurdi, altri tremendamente reali, altri ancora un po' crudi e senza grande senso, eppure tutto rientra nel quadro, senza nessuna sbavatura. Questo è ovviamente il risultato di un racconto di vita vera, in cui dall'adolescenza si cresce, si sale e si supera la soglia della maturità.
Lilin sceglie gli episodi in modo da offrire uno spaccato il più possibile completo, allontanandosi, di volta in volta, dalle storie che compongono il libro, per cercare di fornire alcuni dettagli che aiutino ulteriormente la comprensione. Decide inoltre di scrivere direttamente in italiano, scelta che non solo risulta essere coraggiosa, ma addirittura è pienamente riuscita.
In conclusione direi che è sicuramente da leggere quantomeno per vedere come funzionano le cose in altre parti del mondo (e questo si potrebbe sostenere che sia il minimo).
P.S. Il finale non è altro che l'inizio di "Caduta Libera", il volume che lo continua.

TRAMA
Cosa significa nascere, crescere, diventare adulti in una terra di nessuno, in un posto che pare fuori dal mondo? Pochi forse hanno sentito nominare la Transnistria, regione dell'ex Urss autoproclamatasi indipendente nel 1990 ma non riconosciuta da nessuno Stato. In Transnistria, ai tempi di questa storia, la criminalità era talmente diffusa che un anno di servizio in polizia ne valeva cinque, proprio come in guerra. Nel quartiere Fiume Basso si viveva seguendo la tradizione siberiana e i ragazzi si facevano le ossa scontrandosi con gli "sbirri" o i minorenni delle altre bande. Lanciando molotov contro il distretto di polizia, magari: "Quando le vedevo attraversare il muro e sentivo le piccole esplosioni seguite dalle grida degli sbirri e dai primi segni di fumo nero che come fantastici draghi si alzavano in aria, mi veniva da piangere tanto ero felice". La scuola della strada voleva che presto dal coltello si passasse alla pistola. "Eravamo abituati a parlare di galera come altri ragazzini parlano del servizio militare o di cosa faranno da grandi". Ma l'apprendistato del male e del bene, per la comunità siberiana, è complesso, perché si tratta d'imparare a essere un ossimoro, cioè un "criminale onesto". Con uno stile intenso ed espressivo, anche in virtù di una buona ma non perfetta padronanza dell'italiano, a tratti spiazzante, con una sua dimensione etica, oppure decisamente comico, Nicolai Lilin racconta un mondo incredibile, tragico, dove la ferocia e l'altruismo convivono con naturalezza.

sabato 11 febbraio 2012

Trilogia Di Magdeburg - Alan D. Altieri

I volumi che compongono la trilogia, nell'ordine, sono:
1. L'Eretico (2005)
2. La Furia (2006)
3. Il Demone (2007)
Alan D. Altieri sceglie la guerra dei Trent'anni come sfondo per ambientare la sua monumentale opera (la somma dei tre libri è di quasi duemila pagine).
Da un lato ci si troverà di fronte ad una ricostruzione storica estremamente precisa, ricca di particolari, a tratti anche ardua da seguire a causa dell'elevato numero di eventi. Dall'altro invece troveremo i (molti) personaggi muoversi alla perfezione in questo contesto, tutti coinvolti nella loro storia all'interno della vera storia. Ci ritroveremo davanti ad eventi che risulatano essere l'insieme di realtà e finzione, dove però quest'ultima risulta essere in qualche modo particolare. Mi spiego. Ciò che Altieri inventa ha una dualità di fondo: ci saranno occasioni in cui tutto si muove negli ingranaggi del verosimile, altre volte invece questo meccanismo sembra un po' scricchiolare. Ma non vorrei essere frainteso. A me è piaciuta tantissimo questa scelta. Rende l'avventura e l'azione molto viva, conferisce alla storia quel che di misterioso, di oscuro che spinge a divorare ogni pagina.
L'autore difatti ha un modo di scrivere molto secco, tagliente, senza risparmiare (anzi, forse anche calcando la mano) brutalità e sangue - nella guerra che al tempo era considerata "eterna" l'orrore era all'ordine del giorno - che spinge a proseguire, ad addentrarsi sempre più nel massacro, nelle trame e nei giochi di potere.
Menzione a parte merita la figura del "viandante in nero": probabilmente uno dei migliori anti-eroi di cui abbia letto. Trasuda saggezza e determinazione, sia nel parlare che nell'agire. E proprio le sue azioni non solo saranno il legante di tutta la storia, ma quando si trasformeranno in combattimento, daranno origine a scontri maestosi e violentissimi, che, dalla brama di proseguire e vedere come finiranno, si leggono in un baleno.
Consiglio di leggere tutti e tre i volumi di seguito, per non perdere i particolari che rendono così completa questa storia.
In conclusione posso solo dire che questa trilogia è stata un bellissima scoperta dal momento che "Nessuna carne verrà risparmiata."


TRAMA
L'Eretico
Tenebre. Non esiste altro nella Germania dell'anno Domini 1630. Carestia, morte, pestilenza provocate da una guerra che sembra eterna. Ma nemmeno questo bagno di sangue ferma Reinhardt Heinrich von Dekken, Principe di Turingia, uno dei nobili cattolici più potenti e temuti del Sacro Romano Impero della Nazione Germanica. Quello di Reinhardt, uomo nel cui passato grava un incubo che rifiuta di dissiparsi, è un disegno di potere destinato a sconfiggere il tempo. Nel perseguirlo, Reinhardt non ha esitazioni. Eppure, come in una profezia dell'Apocalisse, il suo destino è inesorabilmente legato a quello di un guerriero senza nome, enigmatico e letale: un eretico in nero che di Reinhardt sembra l'antitesi assoluta. Primo dei volumi della trilogia di Magdeburg, questo romanzo è un affresco gotico immerso nell'oscurità della guerra dei Trent'anni, illuminato da bagliori apocalittici e dalla figura del suo protagonista, il "viandante in nero".


TRAMA
La Furia
Con il volume centrale della trilogia ambientata nella Guerra dei Trent'anni, la fine di un'epoca diventa un affresco ancora più gotico, ancora più incombente. Tra disperate lotte per la sopravvivenza e scontri tra sanguinari sterminatori, tra rivelazioni della tragedia passata e profezie dell'Armageddon a venire, il fato di Magdeburg, la possente città ribelle sul fiume Elba, viene suggellato da crudeli giochi di potere destinati a divorare ogni cosa. E ogni uomo.


TRAMA
Il Demone
Nazione germanica, Anno Domini 1631. L'illusione della pace svanisce con le nevi dell'inverno. Una primavera improvvisa e cruda tramuta la terra tedesca in una desolazione desertica. Venti torridi flagellano vallate e altopiani. Orde di corvi sono in attesa del banchetto a venire. Non dovranno attendere a lungo. La guerra eterna torna a esplodere. Magdeburg, città del destino e della dannazione, è nuovamente sull'orlo dell'abisso. A disperata difesa, le forze luterane sostenute dal Re di Svezia, ma ancora prive dell'appoggio militare dei principi germanici contrari all'assolutismo asburgico. In feroce attacco, l'esercito dell'Impero cattolico, migliaia di uomini allo stremo a causa di stenti, pestilenze, diserzioni. Un esercito ridotto a una macabra torma barbarica. Da ambo le parti, dominano niente altro che desiderio di morte e voglia di strage. Reinhardt von Dekken, un tempo temuto, rispettato principe di Turingia, è ormai un reietto. Il suo declino tra i pari di Germania appare inarrestabile. Il suo disegno di potere assoluto è disgregato. Perfino la sua terra, troppo a lungo risparmiata dalla furia del conflitto, si trova ora sotto una minaccia incombente. Quella di Albrecht von Wallenstein, signore della guerra eterna, teso alla ricerca di una torbida riscossa egemonica. Sordo a ogni appello di ragione, preda di un'ossessione demente, Reinhardt von Dekken compie la scelta estrema. Abbandonare il suo castello, trascinare il suo esercito, e se stesso nell'abisso della guerra eterna.

Pattuglia Bravo Two Zero - Andy McNab

Splendida ricostruzione di una missione con obiettivo la distruzione dei missili Scud durante la Guerra del Golfo da parte della pattuglia Bravo Two Zero dei SAS britannici. Il libro, corredato anche di svariate tavole con fotografie a colori, si presenta quasi come un romanzo, riuscendo a catturare l'attenzione del lettore fin dall'inizio.
McNab riesce a dipingere un affresco molto vivido dell'impresa a cui ha preso parte, mostrando tante sfaccettature, sia dei soldati che della guerra in sé. La voglia di lottare, l'ansia, la paura, il sangue freddo, gli scherzi, la gioia, lo sfinimento, le torture, la voglia di vivere e sopravvivere sono tutti gli aspetti con cui ci si ritroverà a fare i conti. Perché ad un certo punto sembrerà anche a noi di essere lì, negli appostamenti oppure in fuga oppure ancora nelle celle delle prigioni.
E tutto questo grazie alla bravura di McNab, il quale non solo descrive le situazioni senza mai essere troppo prolisso, ma lo fa anche con quel velo di indifferenza, di ironia, di inevitabilità, di perfetta e crudele verità che riesce perfettamente nell'intento di mettere il lettore davanti alla storia di ciò che ha visto, combattuto e subito durante la guerra del golfo.
Un libro da leggere solamente per rendersi conto degli aspetti magari più nascosti e contraddittori di una delle più recenti guerre moderne.

TRAMA
1991. Durante la Guerra del Golfo un gruppo di soldati inglesi, la pattuglia Bravo Two Zero, è incaricato di distruggere alcune rampe di missili Scud in territorio iracheno. Il comando è affidato al sergente Andy Mcnab. Mentre stanno perlustrando il deserto, gli otto vengono avvistati. Fuggono, ma sono braccati e per un errore la pattuglia si divide per non riunirsi mai più. Alcuni muoiono, altri sono catturati e sottoposti a torture. Il libro racconta la storia vera di questa pattuglia della SAS (Special Air Service).

giovedì 9 febbraio 2012

22/11/'63 - Stephen King

22/11/63: una data che King definisce (e direi non solo lui) come uno dei momenti cosiddetti "spartiacque" del secolo scorso. L'assassinio di Kennedy ha dato origine ad una cascata di eventi che piano piano ha formato la storia fino a noi (ovviamente sto generalizzando, dal momento che non è solo quell'avvenimento ad aver inciso nel recente passato).
Ma se fosse possibile evitarlo?
Con questo interrogativo apre il libro. Sarà inoltre il filo conduttore, l'obiettivo, del protagonista.
Pur partendo da basi "fantastiche" - i viaggi nel tempo - la storia che King comincia via via a dipanare, risulta essere estremamente reale, verosimile, capace di farsi leggere come se fosse stata ambientata direttamente in quegli anni, senza alcun deus ex machina o altro artificio letterale. Questo però è anche un po' il lato debole, perché, a seconda dei gusti, la descrizione della vita negli anni a cavallo fra i cinquanta e i sessanta, potrebbe risultare a tratti lenta. D'altra parte King scrive e descrive, ed è questo dualismo che poi, alla fin fine, rende i suoi libri così completi (senza dimenticare quel pizzico di "magia" che riesce ad infilare nei suoi scritti).
22/11/'63 in qualche modo riesce a stupire, ma alla fine ci si ritrova a pensare "è così che probabilmente doveva andare...". Ed è forse questo l'aspetto più bello.
P.S. anche qui ci sono dei rimandi ad altri suoi libri precedenti... Chi li capirà?!

TRAMA
Jake Epping ha trentacinque anni, è professore di inglese al liceo di Lisbon Falls, nel Maine, e arrotonda lo stipendio insegnando anche alla scuola serale. Vive solo, ma ha parecchi amici sui quali contare, e il migliore è Al, che gestisce la tavola calda. È proprio lui a rivelare a Jake il segreto che cambierà il suo destino: il negozio in realtà è un passaggio spaziotemporale che conduce al 1958. Al coinvolge Jake in una missione folle - e follemente possibile: impedire l'assassinio di Kennedy. Comincia così la nuova esistenza di Jake nel mondo di Elvis, James Dean e JFK, delle automobili interminabili e del twist, dove convivono un'anima inquieta di nome Lee Harvey Oswald e la bella bibliotecaria Sadie Dunhill. Che diventa per Jake l'amore della vita. Una vita che sovverte tutte le regole del tempo conosciute. E forse anche quelle della Storia.