domenica 13 maggio 2012

Fight Club - Chuck Palahniuk

Il primo romanzo di Palahniuk. Il primo e il più suggestivo forse. Complice anche la realizzazione cinematografica, penso che sia abbastanza famosa la storia di/del "Fight Club". Eppure continua a stupire. 
Palahniuk è sicuramente unico nel suo genere e in questo libro traccia una sorta di manifesto - un marchio di fabbrica - della sua produzione. Tocca i tasti nascosti dell'individuo e della società, quelli più reconditi, di cui non si parla. Una miscela di nichilismo e tragica realtà, dove i toni crudi, oscuri e deliranti dipingono una vita di distruzione e/o autodistruzione. La voglia di "evadere", di rompere ogni schema pervade tutto il libro e spinge il lettore quasi a voler essere Tyler Durden almeno una volta, per sentire cosa si potrebbe provare nell'essere "liberi" quanto lui. 
Fight Club è molte cose. Un bagno di sangue, una lotta, un grido disperato, una fuga dalla realtà, una liberazione. Ma forse, più di tutto, è una riflessione.


TRAMA
Tyler Durden è un giovane che si trascina in una vita di bugie e fallimenti, disilluso dalla cultura vacua e consumistica che impera nel mondo occidentale. Sua unica valvola di sfogo sono gli incontri clandestini di boxe nei sotterranei dei bar. Tyler crede di aver trovato una strada per riscattare il vuoto della propria vita, ma nel suo mondo non c'è posto per alcuna regola, freno, o limite.