venerdì 11 gennaio 2013

Il Gioco Di Ender - Orson Scott Card

Uno dei migliori romanzi di fantascienza mai scritti. Molti sostengono che superi mostri sacri come il ciclo delle Fondazioni di Asimov o il ciclo di Dune di Herbert. Non mi spingo così in là da creare un podio, ma qui tocchiamo veramente gli apici del genere.
A leggere la sinossi parrebbe che il tema trattato sia quanto mai banale: educazione dei cadetti spaziali. E' vero, il tema è quello. Eppure solo dopo averlo finito se ne capisce davvero la portata. La vera idea dell'accademia spaziale ce la fornisce Card, spalancando le porte di quel mondo in maniera definitiva. Altissimi ritratti psicologici dei personaggi, un intreccio tutt'altro che scontato, e un flusso di scrittura senza mai un calo di tensione sono ingredienti mescolati talmente bene da tenere incollato il lettore, quasi obbligandolo a proseguire.
Certo, il richiamo a "Starship Troopers" di Heinlein è nell'aria, ma siamo su due livelli distinti, dal momento che la crudezza di quest'ultimo qui non si sente.
Chiunque pensi di sapere tutto sui cadetti spaziali, troverà una bella sorpresa.
Sicuramente un'imperdibile space opera moderna.

TRAMA
Gli alieni hanno attaccato due volte la Terra e hanno quasi distrutto la specie umana. Per assicurarsi la vittoria nel successivo scontro di questa guerra, il governo del mondo ha deciso di creare una razza di geni militari, di allevare bambini al di fuori del mondo normale e istruirli nelle arti marziali tramite una serie di "giochi di guerra" e di combattimenti simulati, basati sull'uso del computer. Ender Wiggin è un genio tra i geni: nato con le doti di un superbo comandante e condottiero di uomini, viene forzato a una precoce maturità attraverso un addestramento continuo e pressante. Toccherà a lui, unico a vincere tutti i "giochi", assumere il comando delle forze terrestri e la salvezza del genere umano sarà nelle sue mani...

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